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A sinistra: Acquarello di Daniel Hanbury, 1870 - a destra: come si presenta oggi, 2011 |
Il tempo sembra non essere trascorso e questa chiesa
mantiene oggi lo stesso fascino che più di un secolo fa, nel 1870, ispirò
Daniel Hanbury, il fratello del più noto mecenate ventimigliese Thomas, a
immortalarne le forme in uno splendido acquarello.
Dedicata a S. Pietro e risalente al XI secolo è tra le più
semplici e meglio conservate chiese romaniche della Riviera di Ponente. Come
molti monumenti della Val Nervia anche questo è forse sconosciuto ai più
essendo quasi nascosto all’interno del cimitero a qualche centinaio di metri a
nord del paese di Camporosso. Vale la
pena visitarlo, ma bisogna cercarlo di proposito.
Notevole è la conservazione dell’abside
originale anche nella sua copertura in lastre di pietra arenaria esempio tipico
dei tetti absidali di età romanica e pure notevole è il campanile in pietra che
nella parte bassa mostra due grossi blocchi
angolari in pietra della Turbia certamente recuperati da precedenti
edifici romani e forse addirittura asportati dalla vicina antica città romana
di Albintimilium.
Il resto della chiesa ha subito notevoli trasformazioni ed ampliamenti essenzialmente nel corso dei secoli XIV e XV. Al suo interno si conservano ancora dei notevoli affreschi risalenti al XV secolo che ornano sia il catino absidale che la base del campanile sulla sua sinistra.
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Interno della chiesa, sullo sfondo il catino absidale affrescato. |
Per saperne di più consiglio di leggere l’interessante
articolo di Francisca Pallarès pubblicato nella Rivista di Studi Liguri LIX – LX, 1993 – 1994 pp. 407 – 440.
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